Siete ormai pronti al gran giorno del vostro matrimonio … ma sicuri che lo siano anche gli altri?

Non stiamo parlando solo degli ospiti, tra cui sicuramente avrete i fedeli ma ingestibili amici, piuttosto che i parenti sempre in ritardo o sempre in anticipo, che vogliono ogni volta dire la loro su tutto.

Facciamo riferimento anche all’insieme di professionisti, che operano dietro le quinte perché quel giorno si riveli magico proprio come speravate.

Il loro ruolo è assolutamente fondamentale: quante volte avete sentito di cerimonia rovinate a causa di disorganizzazione, con problematiche inaspettate e non gestite adeguatamente, anelli che non si trovavano o sposi che hanno sbagliato strada arrivando con ore di ritardo?

Tutti questi problemi vengono evitati grazie al lavoro dello staff: ciascuno ha un compito ben preciso da svolgere, con precisione e con la giusta sinergia. Infatti, parafrasando un famoso e quanto mai veritiero proverbio, una catena è forte soltanto se i suoi anelli combaciano l’uno con l’altro, senza cercare di staccarsi o forzarsi a vicenda.

Per questo è necessaria un’attenta e precisa pianificazione, così che ognuno possa rendere al meglio senza finire mai per intralciare il lavoro altrui.

Guardandolo dal punto di vista strutturale, un matrimonio è come un film od una rappresentazione teatrale: esiste un canovaccio da provare e ripetere, l’organizzazione di ogni passaggio deve essere precisa e puntale, ma nello stesso tempo si sa di entrare in scena di fronte ad un pubblico che assiste in diretta alla performance. Non sono ammessi errori: o meglio è possibile farli, ma non si avranno a disposizione altre repliche per far dimenticare l’esordio deludente.

È tutto buona la prima e deve esserlo davvero.

La nostra messa in scena ha una location studiata, degli “attori” con delle parti ben definite da rispettare e una messa in scena che ne garantisce il massimo effetto qualitativo ed emotivo.

Come in tutte le migliori compagnie, i “personaggi” e le maestranze devono sapere perfettamente cosa fare: come e quando muoversi, in che frangente, in parallelo o specularmente da chi.

Per quanto una certa dose d’improvvisazione sia piacevole e a tratti addirittura auspicabile, un matrimonio “a braccio” rischia di essere un ordigno molto difficile da gestire senza provocare un’esplosione. Chiaramente sono gli sposi a decidere come vorranno che si sviluppi la loro cerimonia, quindi se preferiscono un contesto totalmente spontaneo neorealista … ogni desiderio è un ordine, tuttavia dovranno accettare anche degli inevitabili contrattempi o momenti migliorabili.

Questo vale non soltanto per loro e per gli ospiti, ma anche per lo staff, che non deve mai dimenticarsi non solo di svolgere bene il proprio lavoro, ma anche di agevolare (o almeno non intralciare) quello degli altri professionisti.

Facciamo qualche esempio visto dalla prospettiva di un fotografo o di un videomaker, chiamati ad immortalare per immagini lo sposalizio. Il loro compito si distingue da quello degli altri membri dello staff: se infatti è ben vero che l’operato di tutti si mostra nella sua massima efficienza proprio durante la cerimonia, si tratta della corretta applicazione di passaggi che vedono la loro scrupolosa preparazione in una fase precedente. Infatti il trucco viene applicato prima dell’arrivo della sposa, la scelta del vestito di entrambi i partner deve essere effettuata con largo anticipo, così come la preparazione in dettaglio delle location per la cerimonia stessa e per il cenone finale viene effettuato dal wedding planner con grande preavviso.

Invece il grosso del lavoro del videomaker deve essere effettuato DURANTE il matrimonio … e in quel momento tante cose possono non andare come previsto, se manca appunto una forte coesione.

Esempio banalissimo: tutti devono sapere di liberare il campo durante l’arrivo della sposa, la vera protagonista della nostra rappresentazione, così che possa essere ripresa nel modo migliore possibile al momento del suo ingresso. Mettetevi nei suoi panni: sta vivendo un momento unico.

Vi piacerebbe ritornare indietro per rifare di nuovo l’entrata, come ad una recita scolastica?

Gli invitati devono quindi avere ben in mente come disporsi, per avere modo di assistere felicemente a tutta la cerimonia, ma nello stesso tempo lasciando uno spazio libero per le riprese, senza saltare a destra e sinistra sbracciandosi e finendo nell’obbiettivo, tanto per dirne una.

Non deve essere inoltre trascurata neppure la bellezza scenica della location, che può diventare fonte di riprese fantastiche … o disastrose, anche a seconda di dettagli come un semplice parcheggio.

Recentemente mi è capitato infatti di realizzare un video per un matrimonio: durante il sopralluogo della location, una bella chiesa, ho scoperto che per raggiungerla si doveva attraversare un meraviglioso viale alberato. Immaginate la sposa che venga da lì, con tutti quegli alberi scenografici a farle da cornice: scena bellissima per un video memorabile.

Ho fatto sapere a chi di dovere che mi sarebbe piaciuto sfruttare quell’occasione unica per regalare agli sposi una bellissima scena. Secondo voi com’è andata a finire?

Il giorno della cerimonia, tutti (ma proprio tutti) gli invitati hanno parcheggiato lungo il viale, facendola sembrare una strada di un centro città nell’ora di punta.

Alla fine le riprese del matrimonio nel complesso sono state più che valide, ma chiaramente quella scena non ha potuto avvalersi dello stesso effetto ed impatto emotivo che avrei desiderato.

Quindi è importante che tutti si ricordino non soltanto del loro ruolo in questa magica rappresentazione, ma anche di quello degli altri: siamo tutti in scena per portare a casa lo spettacolo con un "buona la prima!" e gli applausi del pubblico si prendono soltanto lavorando perfettamente in squadra, come un team affiatato. Alla fine, due sposi non sono forse proprio questo?


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